CAPIRE LA MORFOPSICOLOGIA
INTERVISTA AD ANGIOLO D'AMBROSIO

Tratto da ESTETICAMENTE n.9 A seguito e continuazione dell'articolo "Il volto, diario della nostra vita", proponiamo ai nosti lettori un'intervista con il morfopsicologo Angiolo D'Ambrosio.
di Francesca Giomo e Daniel Tarozzi
Dopo il breve excursus sulla morfopsicologia, che abbiamo fatto nell'articolo Il volto, diario della nostra vita, lasciamo ora la parola ad Angiolo d’Ambrosio, morfopsicologo ed insegnante di Morfopsicologia dinamica, che organizza corsi tesi ad esplorare e a trasmettere questa disciplina.

D’Ambrosio applica tale metodologia per aiutare le persone a conoscere se stessi attraverso sedute personali o di gruppo. Gli abbiamo quindi rivolto alcune domande per approfondire ulteriormente taluni aspetti di questa affascinante tematica.


Morfopsicologia… che significa?
La morfopsicologia è lo studio delle forme del volto. Morfopsicologia deriva dal greco: morfo=forme, logos=studio, psiche=anima. Oggi, il termine “psiche” non è più sinonimo di anima, ma piuttosto di “mente”. La psicologia, infatti, indaga la mente più che l’anima. Personalmente preferisco l’associazione psiche=anima ed è in quest’ottica che mi piace vedere e interpretare la Morfopsicologia. Essa, dunque, è lo studio delle forme dell’anima nella sua espressione globale: corpo, emozioni, mente e spirito.
Perché dinamica?
Ogni individuo manifesta nelle sue forme, quindi nel volto, il suo vissuto riferito sia alla sua vita temporale che alla sua evoluzione spirituale. Questo perché l’evoluzione biologica e quella spirituale vanno di pari passo. Infatti, non può esserci evoluzione spirituale senza passare attraverso i progressivi gradi dell’evoluzione biologica. Nel volto, perciò, possiamo scoprire il vissuto individuale nei diversi piani: fisico, biologico, materiale; emozionale, sentimentale, affettivo; cerebrale, razionale, intellettivo; spirituale.
A cosa serve?
La Morfopsicologia dinamica serve a conoscere il vissuto di una persona nel quale confluiscono azioni, emozioni, sentimenti e pensieri. Tale conoscenza è utile per capire chi siamo e chi siano gli altri.
Il carattere, la personalità, i comportamenti, l’intelligenza, la volontà, le qualità e i limiti di ognuno sono infatti evidenziati nel volto. Ogni attività umana può essere svolta più o meno bene, con facilità o difficoltà, può essere frutto di una vocazione o di un limite e con la Morfopsicologia tutto ciò si legge, letteralmente, “in faccia”.
Con la Morfopsicologia si “legge” solo il presente e il passato o anche il futuro?
Il volto è il “diario” della nostra vita che, attraverso le forme che via via incarna, “racconta” il nostro vissuto. Per tale motivo, con la Morfopsicologia possiamo conoscere il passato e il presente.
Questa disciplina non è un’arte divinatoria e perciò non permette di prevedere il futuro. L’uomo può scegliere in ogni momento di cambiare la propria vita!

Non è invasiva rispetto alla “privacy”?
Certamente la Morfopsicologia è una chiave di lettura che possiamo usare a nostro piacimento, anche a insaputa dell’altro. L’uso che se ne fa rientra in una responsabilità personale. Dovrebbe essere usata con e per amore; se adoperata per manipolare, spesso genera un effetto “boomerang”.
Tutti possono impararla?
Assolutamente sì! Anche i bambini, con programmi opportuni, potrebbero trarre grande vantaggio dal suo studio. La Morfopsicologia è una scienza pratica, che si “vede”, perciò facile da imparare. Le nozioni acquisite, poi, si sperimentano quotidianamente nelle relazioni interpersonali rendendola, oltre che utile, piacevole e stimolante per ulteriori approfondimenti.
Secondo te, chiunque si può sottoporre ad una seduta di morfopsicologia?
Sì, perché il morfopsicologo è uno “specchio”che ci rimanda la nostra immagine. Prima viene “riflessa” la parte più superficiale della propria personalità, quella che possiamo facilmente accettare, e solo a distanza di tempo, quando la persona è pronta, verrà “riflessa” la parte più profonda.
Quando e come hai “incontrato” questa disciplina?
I miei studi di agraria mi hanno portato ad approfondire la conoscenza morfologica della vita vegetale e animale ed ho scoperto che l’Uomo, strutturalmente, non è diverso da una pianta o da un animale, semplicemente è solo più complesso. Per hobby, poi, ho studiato Fisiognomica per oltre venti anni; il passaggio alla Morfopsicologia è stata una logica evoluzione, avvenuta tredici anni fa.
Non è pericoloso rivelare una tecnica che permette di entrare nell’intimità dell’altro, suo malgrado?
Il frutto della conoscenza (il famoso pomo di biblica memoria) può essere pericoloso, ma è un aspetto della vita a cui l’uomo non può rinunciare. Entrare nell’intimità dell’altro per aiutarlo è “amore”, entrarvi per manipolarlo è “potere”, prevaricazione oltre che mancanza di rispetto. Ognuno è libero di scegliere, ma è anche l’unico responsabile delle proprie scelte.
Quando guardi qualcuno riesci a “mettere da parte” le tue conoscenze o sono presenti in ogni istante?
All’inizio di un corso di Morfopsicologia sono solito dire: “dopo questo corso niente sarà come prima”, perché la Morfopsicologia fornisce una chiave di conoscenza che non si può più ignorare. Ciò nonostante, quando voglio riesco a “staccare la spina”.
Quali sono le finalità dei corsi?
Sono due: l’auto-conoscenza e la conoscenza degli altri. A ben vedere la seconda serve alla prima. La conoscenza degli altri è utile per gli obiettivi più disparati che ognuno si propone: lavoro, studio, sport, arte, relazioni, etc.
Come sono strutturati i tuoi corsi?
La Morfopsicologia è la scienza per la conoscenza dell’uomo, perciò è destinata a tutti. Per tale motivo ho strutturato una serie di corsi mirati: per le aziende (comunicazione, vendita, selezione, valutazione, orientamento, motivazione e gestione delle risorse umane), per privati, per professionisti, formatori, estetiste e cosi via, fino ad una Scuola di Formazione per diventare Morfopsicologi. I corsi hanno durata variabile: 1 giorno quelli di introduzione alla disciplina; 2-4 giorni per una prima formazione (comunicazione, vendita, estetica, selezione, etc.); 10 giorni per i Formatori; 12 week-end (durata 3 anni) per i Morfopsicologi.
La frequenza dei corsi è aperta a tutti e non sono previsti esami di ammissione. Il corso per Morfopsicologi, invece, prevede un esame alla fine dei 3 anni per il conseguimento dell’attestato.
Quanto tempo ci vuole per padroneggiare la “materia”?
La Morfopsicologia, in quanto scienza dell’Uomo, è una scienza “infinita” per cui padroneggiarla non è facile. Nell’approccio con questa disciplina bisogna essere molto umili. Solo in questo caso tale conoscenza è utile per sé e per gli altri. Ciò premesso, ognuno ha i suoi tempi di apprendimento in funzione delle proprie capacità, dell’impegno profuso e degli obiettivi che si propone di raggiungere con questo tipo di conoscenza.
Concludo con una metafora: la Morfopsicologia è come il mare, saper nuotare non mette al sicuro dal pericolo di annegare!


INFORMAZIONI
Per informazioni sui seminari di Morfopsicologia dinamica, per incontri privati e per le attività di gruppo:
Tel. 02.9841347 – E-mail: dambrosioangiolo@interfree.it



(23/11/2007)