L’Associazione Italiana Celiachia onlus nasce nel 1979 per iniziativa di un gruppo di genitori che si dovettero confrontare con le prime diagnosi di celiachia nei figli in età pediatrica.
Attualmente l’organizzazione è strutturata in Federazione ed ha 19 soci che corrispondono ad altrettante Associazioni Regionali che sul territorio nazionale attuano i programmi e i progetti dell’AIC. Gli associati sono oggi più di 35.000.
La diffusione di questa intolleranza, grazie a diagnosi sempre più precise e sofisticate, è in rapidissima espansione. Attualmente le statistiche parlano di 55mila casi, ma si stima che i celiaci siano 8-10 volte superiori e per la gran parte (65%) la celiachia è diffusa in adulti fra i 18 e 35 anni.
Si tratta, quindi, di un caso ogni 100-150 abitanti. Molto lavoro, dunque, resta ancora da fare sul fronte delle diagnosi. Aumentarle, attraverso una sempre più diffusa conoscenza della celiachia, è compito e scopo primario di AIC. Tutti gli obiettivi dell’AIConlus mirano ad un’unica finalità: la normalizzazione della vita del celiaco.
La dieta priva di glutine resta al momento l’unica terapia possibile per questa patologia, ma la dieta deve essere rigorosa e a vita; l’esclusione del glutine dall’alimentazione deve essere assoluta e riguarda anche le minime tracce che possono derivare persino da una semplice contaminazione nel processo industriale o nella stessa elaborazione del pasto.
La soglia di tollerabilità è attestata da studi scientifici sulle 20 p.p.m.
Il Progetto Ristorazione risponde alla necessità di limitare i condizionamenti del celiaco, soprattutto considerando il particolare valore di socialità che accompagna l’atto del consumare alimenti con amici o sul lavoro. Anche il celiaco deve potersi alimentare fuori casa. Il realistico obiettivo che ci siamo posti è quello di ridurre il rischio di involontaria assunzione di glutine divulgando la conoscenza della celiachia negli operatori del settore (iristoratori, gli addetti alle cucine ed ai servizi di sala) e la formazione su comportamenti ed azioni necessari ad evitare il glutine.
Attualmente sono 570 le strutture che in Italia offrono menu senza glutine e che fanno parte della Rete di Esercizi informati.
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