Nasce in Corea, vive negli Stati Uniti e studia in Italia: Chung Eun-Mo rispecchia lo spirito di questo secolo di globalizzazione non solo nella biografia ma, innanzitutto, nelle sue opere che, attraverso il linguaggio universale delle forme geometriche, riescono a comunicare a qualsiasi genere di spettatore il loro gusto prettamente coreano.
Piccola di statura ma dallo sguardo fermo e consapevole, l'artista di Seoul ha presentato a Palazzo Primavera, a Terni, la mostra dei suoi dipinti dal 1989 al 2004. Parlando in un buon italiano e con una pacatezza da maestro orientale, ha voluto precisare che non ama definirsi "artista" ma, più umilmente, pittrice, come a voler lasciare alla decisione di ciascuno la libertà di giudicare la sua arte un po' ostica, intima e profonda che manifesta un'ampia formazione interculturale. Da una parte il richiamo a motivi architettonici nei quadri ad olio e nelle forme sagomate riporta al rinascimento italiano ed alla sua ricerca della pulizia degli spazi; dall'altra i verdi cupi, le terre, la distaccata calma dei colori richiama il paesaggio di una terra fredda e silenziosa.
Proprio in questo cunnubio sta la forza espressiva delle opere che trasportano sia lo spettatore che apprezza questo tipo di arte sia chi non è particolarmente attratto dall'astrattismo in una dimensione sorprendentemente femminile, che scava fino nell'interno del più intimo "Io" dell'artista e ne rivela le direttive ordinatrici. Sembra quasi che le forme geometriche che Cung Eun-Mo riporta sulla tela rappresentino la sua stessa struttura morale, la ricerca ed il ritrovamento di certezze elementari ed umili, la costruzione di uno spazio semplice in cui poter stare in pace. Proprio questa dimensione elementare rende universali e "globalizzate" le sue opere e ne mantiene nel frattempo una connotazione strettamente personale.
Personalmente ho apprezzato molto questo vero e proprio viaggio nei luoghi della mente dell'artista, un viaggio tranquillizzante e senza scossoni che si è rivelato molto più coinvolgente di quanto non si possa pensare a prima vista. Il successo che Chung Eun-Mo ha riscosso in Europa, ma soprattutto negli Stati Uniti è davvero meritato: la sua arte ha il diritto di godere eguale fama anche in Italia, paese che l'artista ama particolarmente.
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