QUANDO FANGO VUOL DIRE BENESSERE
Fango: un termine che troppo spesso assume un’accezione dispregiativa. Il fango è ciò che imbratta ed avvilisce moralmente, uno stato di abiezione e di vergogna... Ma il fango, questa strana poltiglia, può essere un importantissimo alleato della nostra salute.
di Giacinta d’Agostino
“Farsi i fanghi”, una locuzione tornata prepotentemente in voga con il grande e crescente successo delle Spa... Ma in cosa consiste, esattamente, sottoporsi all’applicazione dei fanghi?

Innanzitutto dobbiamo recarci “sul luogo”. In Italia, sui Colli Euganei, nel bacino delle Terme Euganee in Veneto, Abano Terme, Montegrotto Terme, Galzignano e Battaglia sono quattro centri dove, immersi in una splendida natura, a pochi passi da luoghi ricchi di arte, storia e cultura, è possibile praticare la fangoterapia. Soggiornare in una delle magnifiche strutture alberghiere e termali di questi centri vuol dire comprendere che le cure termali, ed i fanghi in particolare, non sono più un unico retaggio della cosiddetta “terza età”.

Mai come in questi ultimi decenni le nostre articolazioni sono sottoposte a stress continuo (scolari con enormi zaini sulle spalle, lunghe ore passate in macchina, colpi di frusta, cervicale, cattiva postura da scrivania, contratture da computer) e mai come in questi ultimi anni è possibile incontrare alle “terme” donne e uomini di giovane età, convinti che si deve pensare in tempo al proprio benessere, secondo il motto “prevenire è meglio che curare…”.

Le cure termali, ed in particolare la fangoterapia associata alla cinesiterapia, non guariscono solo l’artrosi – tipica di una certa età – ma anche tutte quelle sindromi antalgiche dolorose che colpiscono con frequenza sempre maggiore. Va inoltre ricordato che le strutture termali – per la maggior parte – sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale, per cui per poter effettuare un ciclo di cure è sufficiente farsi prescrivere dal proprio medico di base la cura con la specifica della diagnosi e la durata del ciclo terapeutico.

Il numero rilevantissimo di ospiti italiani e stranieri dimostra quanto le virtù curative di questa zona termale siano conosciute ed apprezzate anche all’estero.

Le Terme Euganee beneficiano di un’acqua salso-bromo-iodica di origine geotermica, ricca di gas e debolmente radioattiva. La particolare composizione chimica e la temperatura elevata delle acque agiscono in modo determinante sulla maturazione dei fanghi e sulla loro efficacia terapeutica.


I cicli di fangatura producono effetti terapeutici e profilattici attraverso un’azione locale antinfiammatoria, antidolorifica, rilassante, rivitalizzante; viene aumentata la resistenza verso gli agenti patogeni e ne trovano giovamento il ricambio e i movimenti articolari. Infatti, le patologie che traggono maggiori benefici dalla fangatura sono quelle di tipo reumatico, quelle dell’apparato respiratorio e dell’apparato genitale femminile, malattie dell’apparato scheletrico e patologie dell’apparato locomotore in generale e, importantissimo, l’osteoporosi.

Ad affiancare la fangoterapia, presso le Terme Euganee è possibile effettuare cure idroterapiche: dai bagni in vasca o in piscina con acque minero-termali semplici e ozonizzate agli idromassaggi, dalle inalazioni caldo-umide agli aerosol.

Una volta individuata la patologia che intendiamo curare o soddisfatto il desiderio di prenderci un po’ di tempo per il nostro benessere, non solo fisico, siamo pronti per l’avventura: qualsiasi periodo dell’anno va bene…

Bene, siamo arrivati a destinazione… Ora lasciamoci “coccolare”.
Abbiamo preso possesso della nostra stanza in una delle tante strutture alberghiere, togliendoci gli abiti ci siamo scrollato di dosso la nostra “quotidianità”, abbiamo indossato l’apposita biancheria e l’accappatoio, infilate le ciabattine…
Dopo l’incontro con il medico del Centro termale e i controlli sanitari, eccoci pronti per la seduta di fangoterapia.

Una “fanghina” (così sono chiamate le persone esperte addette all’applicazione del fango sotto le direttive del medico) ci accompagna in cabina. Sul lettino è stata adagiata la quantità di fango necessaria all’applicazione e veniamo invitati ad accomodarci sopra la massa scura… Il calore ci permea immediatamente il corpo… il fango viene uniformemente distribuito sulla regione da trattare, lo strato varia fra i 3 e i 10 centimetri, la temperatura oscilla tra i 45 e i 50 °C. Ci avvolgono in lenzuola, tele cerate e coperte: il calore non deve essere disperso. Passato il tempo stabilito, durante il quale siamo sempre sotto il controllo del medico e della fanghina, passiamo alla doccia termale e al bagno con ozono.

Ad attenderci, accappatoi e asciugamani caldi, riscaldati in un apposito “forno”, avvolti nei quali raggiungiamo così la nostra stanza per distenderci sul letto, ben coperti, godendoci la reazione sudorale… La “coccola” si conclude con una massaggio generale di reazione, effettuato nella propria stanza, il cui effetto tonificante sull’attività muscolare e nervosa si accompagna ad un generale senso di benessere e di completo abbandono…

Un ciclo di fangoterapia ideale comprende in media 12-15 applicazioni giornaliere, fino ad una durata massima di tre settimane… ma non dimentichiamo che è possibile scegliere, non nei casi di patologie acute, di sottoporsi due volte l’anno a cicli più brevi di terapia per rilassarsi e star bene con il proprio corpo… e, perché no, prenderci cura della nostra bellezza: nei Centri delle Terme Euganee non mancano specialisti e trattamenti per creare una perfetta sinergia tra terapia termale e cura estetica…


(17/05/2005)