La mostra dedicata al maestro russo presenta tutta la parabola percorsa da Malevic, dal 1907 fino agli ultimi giorni, evidenziando il complesso percorso artistico: dal periodo simbolista a quello astrattista, tornando infine ad una rappresentazione figurativa dell’arte.
L’allestimento, curato dall’architetto e professore David Palterer, cerca di rispecchiare questo tragitto, apparentemente incoerente di Malevic, che invece l’artista condivide con molti artisti del Novecento, fra i quali Caporossi e Balla.
Il Suprematismo, una della avanguardie artistiche che hanno caratterizzato il XX secolo, ha raggiunto con il Quadrato nero di Malevic una portata spettacolare, subito seguita dalla Croce nera e dal Cerchio nero, tutte opere presenti alla mostra. Secondo Claudio Strinati, Sovrintendente del Polo Mussale Romano, “ il Suprematismo porta ad un grado zero dell’arte che, invece di interrompere il flusso creativo, lo rende di nuovo prolifico, innestando un nuovo livello sulle ceneri del vecchio”.
Il Bauhaus, Gropius, Klee, hanno la stessa vocazione didattica di Malevic, che con i suoi scritti ha rivoluzionato in senso filosofico l’arte. E lo stesso Suprematismo va inteso come discussione sull’arte, ovvero sulla sua portata simbolica che “va aldilà delle apparenze, avventurandosi in territori sconosciuti come Colombo", come dice Strinati.
Eugenia Petrova, direttrice del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo e selezionatrice delle opere, ha prestato molta cura nel conferire una certa organicità alla mostra, raccolta nel catalogo da ArtificioSkira, unendo opere provenienti sia dalla mostra del 1927 di Berlino sia da quella del 1959 a Roma.
Il Comitato scientifico internazionale, fra cui troviamo Joyn Bowlt, Jean Claude Marcadé, Nicoletta Misler e Josef Kiblitsky, oltre ai già citati, ha dato vita ad un’esposizione la cui completezza è ravvisata attraverso le opere, le fotografie, e, in ultimo, dalla proiezione, nella sala del Caveau, dell’opera teatrale 'La vittoria sul sole'. L’opera, realizzata dall'Università di Los Angeles, presenta alcuni costumi disegnati da Malevic mentre colorati manichini fanno da sfondo nella sala, quasi a salutare lo spettatore al termine della mostra.
NOTIZIE UTILI
23 aprile – 17 luglio 2005
Museo del Corso
Via del Corso, 320
Orario: tutti i giorni 10 – 20 (lunedì chiuso)
Informazioni
Tel. 06 6786209
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