I SEGRETI DI UNA PELLE IDRATATA
Una pelle idratata è sinonimo di salute. Cosa bisogna sapere per mantenere la giusta proporzione d'acqua nei tessuti del nostro organismo.
di Umberto Borellini
Una buona idratazione è indispensabile per mantenere sana la pelle. L’organismo provvede catturando l’umidità dall’ambiente e dai tessuti profondi e limitando l’evaporazione con il mantello idro-acido-lipidico. A questo processo naturale si può contribuire con l’applicazione di cosmetici i cui ingredienti siano capaci di legarsi con l’acqua e di trattenerla.
L’acqua rappresenta il più importante componente inorganico degli organismi viventi e la sua presenza è indispensabile affinché la vita possa sussistere in ogni sua forma sulla Terra.

Tutto questo vale anche per la pelle: una pelle idratata è sinonimo di salute, specialmente se l’idratazione è omogeneamente distribuita. L’idratazione comporta plasticità e turgore dei tessuti in quanto l’acqua presente tra le strutture funge da cuscinetto e da ammortizzatore.

Generalmente si sente parlare di idratazione superficiale e idratazione profonda o dermica. I due fenomeni sono analoghi nei termini ma biochimicamente e fisiologicamente diversi; infatti, con il termine idratazione ci riferiamo ai fenomeni legati all’epidermide, ovvero allo strato più superficiale della pelle (strato corneo).

L’apporto di acqua a livello cutaneo deve essere continuo perché continua è la disidratazione (dovuta principalmente alla “perspiratio insensibilis”, alla detersione con tesioattivi e agli agenti atmosferici climatici); una pelle si presenta disidratata quando l’acqua che arriva allo strato corneo evapora e non viene rimpiazzata, o lo è scarsamente. La giusta idratazione epidermica viene mantenuta dall’acqua proveniente dall’umidità dell’ambiente circostante, dai tessuti sottostanti e dalla presenza del film idro-lipidico che ricopre uniformemente tutto lo strato corneo.

Quest’ultimo è formato dal sudore e da un particolare fattore igroscopico denominato “fattore idratante naturale” (N.M.F.) costituito da aminoacidi, zuccheri, urea, acidi organici, ecc. Esso contribuisce a regolare l’idratazione e l’elasticità dello strato corneo in quanto è in grado di captare e trattenere l’acqua proteggendo la pelle e impedendo l’evaporazione.

Il patrimonio di acqua della pelle è dovuto quindi, a due fattori:
1) la Water Holding Capacity (W.H.C) che corrisponde alla idrofilia dello strato corneo, ovvero alla capacità di trattenere l’acqua per affinità chimica;

2) la Funzione Barriera che blocca la fuoriuscita di liquidi con meccanismo fisico.

È importante distinguere la pelle secca (alipica) da quella disidratata.
La cute, infatti, produce autonomamente il mantello Idro-Lipidico composto da una fase acquosa e da una fase grassa. Questo particolare mantello naturale ha un pH leggermente acido (4.5 - 5.5) e va rispettato utilizzando cosmetici che non lo alterino.


È importante restituire le sostanze funzionali lipofile alla cute secca e apportare sostanze idrofile alla pelle disidratata.
La Fitocosmesi nel trattare la pelle secca e disidratata si avvale quindi di sostanze restitutive quali lipidi di origine vegetale ricchi di acidi grassi (come il Gamma Linoleico) e di cere (come lo Jojoba e il pregiato burro di Karitè).

Tali sostanze sono le uniche in grado di apportare nutrimento alla cute senza incorrerere nei rischi derivanti dall’uso dei grassi minerali, poco affini alla cute e non biocompatibili.

Queste sostanze “istofile” vanno combinate con ingredienti specificatamente idratanti come i Chitosani che trattengono l’acqua sulla superficie epidermica oltre ad essere anche in grado di creare un “film” protettivo naturale capace di mantenerne la corretta omeostasi.

Gli idratanti oggi più usati sono l’urea, per lo più impiegata in prodotti dermatologici, il PCA (acido pirrolidon carbossilico), l’acido lattico e i suoi Sali, gli aminoacidi e sostanze antievaporanti quali la glicerina o il glicol propilenico (questi ultimi mai in percentuali superiori al 5%: l’effetto potrebbe altrimenti essere contrario).
Sono pure utilizzati con funzione idratante biopolimeri che formano un film non occlusivo sul corneo: collagene marino, mucopolisaccaridi (acido ialuronico), acidi nucleici, chitosani idrocolloidi di piante.

Va ricordato, comunque, che le molecole proteiche come il collagene e l’elastina, a causa del loro elevato peso molecolare, possono influenzare soltanto l’idratazione superficiale, ma del resto nessun cosmetico è in grado di influenzare direttamente l’idratazione profonda o dermica se non proteggendo il derma dall’azione degli U.V.A.
Infine, come idratanti, si possono impiegare anche derivati di piante ed erbe (Fitoceutici e Fitocosmetici).


(20/06/2005)