L’astrologo e filosofo Dane Rudhyar, nel 1944, individuò questa fase lunare come la congiunzione simbolica delle immagini archetipiche del Padre e della Madre esistenti in ogni essere umano: una loro convergenza, non necessariamente armonica, su valori o tematiche di vita identificabili nel segno zodiacale che accoglie il novilunio prenatale. Prova di ingresso nella vita, il novilunio natale dà indicazioni sulla natura più profonda del bambino e sulle sovrastrutture emozionali cui è incline. La conoscenza dei noviluni prenatali permette di stabilire con notevole precisione i “patterns” o modelli comportamentali del bambino.
Altri studi in corso per indagare la correlazione tra i noviluni prenatali e le matrici “perinatali” sono condotte da vari anni dallo psichiatra praghese Stanislas Grof. Pioniere della Psicologia Transpersonale, Grof ha dedicato anni di sperimentazioni cliniche alla vita intrauterina e alla nascita connesse a precise strutture esperienziali che determineranno il carattere e il comportamento dell’individuo: le cosiddette “matrici perinatali”. Inoltre, Grof, la cui autorità è indiscussa in ambito scientifico, ampliò la sua ricerca al significato dei cicli dei pianeti e al loro impatto sul subconscio dei suoi pazienti. Insieme all’astrologo Richard Tarnas ha portato avanti una ricerca, intitolata Psiche e Cosmos, presso il California Institute of Integral Studies. Scopo della ricerca è la dimostrazione della sincronicità tra eventi planetari e processi della coscienza, chiamati stati olotropici.
Tutti questi studi ci riconducono, dunque, alle origini: da sempre esistono un’antica scienza e una tecnologia spirituale dell’essere umano che sono state abbandonate a favore di una visione dell’uomo e dell’universo formatasi sull’idea della “separazione”. La riscoperta delle connessioni sottili tra l’uomo-microcosmo e l’universo-macrocosmo è una grande sfida che si propone all’uomo moderno riportandolo alla responsabilità che egli ha nei confronti di se stesso e degli altri, come, ad esempio, nell’essere cosciente nell’atto di concepire e di manifestare la Vita, preconizzato da Ildegarda di Bingen.
Prendersi cura del proprio corpo è benessere
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