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CANOVA E LA VENERE VINCITRICE
IL GRANDE SCULTORE A ROMA

La galleria Borghese ospita cinquanta capolavori dell’artista sul tema della bellezza venusiana. Fino al 3 febbraio 2008.

Emanuela Graziani

La mostra realizzata con il contributo di Enel, di Compagnia di San Paolo e dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, presenta alla Galleria Borghese di Roma l’arte sublime di Antonio Canova, il maestro interprete del fascino dell’antico e dei valori della mitologia pagana. Sotto l’Alto patronato del Presidente della repubblica, l’esposizione curata da Anna Coliva e Fernando Mazzocca, intende illustrare, con circa cinquanta opere provenienti dai più grandi musei del mondo, la continua rielaborazione, dalla fine degli anni ottanta del Settecento, del tema di Venere. La figura della dea della bellezza, associata ad Adone, ad Amore, alle Grazie, ad Apollo, a Paride e a Elena, è trattata con la bellezza e la sensualità propria dell’artista, il quale ricrea nello spettatore le atmosfere antiche del classicismo moderno.

La mostra della Galleria Borghese è la prima che Roma dedica a Canova e l’unica in cui accanto agli altri capolavori possa essere presente la Paolina, la famosa scultura che Canova scolpì dopo la vendita da parte di Camillo Borghese a Napoleone. Il ritratto divinizzato in scultura presenta la Paolina come Venere Vincitrice come il fulcro dell’intera mostra, una esposizione dove il marmo diventa la “carne vera e civilizzatrice” della dea idolatrata.

Il ritratto della giovane sorella di Napoleone fu commissionato nel 1803 dal marito, Camillo Borghese, ed è tuttora considerato un capolavoro nel genere della scultura semplice e amorosa. Il motivo iconografico della Venere giacente viene elaborato dal Canova con estrema plasticità delle forme, le quali sembrano assumere delle variazioni quasi pittoriche. “L’attaccatura delle spalle”, dichiara lo studioso e biografo di Canova Antonio d’Este, “le linee del torso, e le graziosissime estremità, presentano una serie di straordinarie bellezze, che l’autore ebbe in modo di esprimere col sussidio della natura, di che era eminentemente fornita Paolina”.

Nella mostra di Roma alla Venere Vincitrice vengono poi accostati altri capolavori legati al tema della bellezza e tra quest’ultimi riconosciamo: le Tre Grazie dall’Ermitage di San Pietroburgo, la Naiade dal Metropolitan Museum di New York, la Venere Italica dalla Galleria Palatina di Firenze, Amore e Psiche stanti dal Louvre di Parigi e il ritratto di Principessa Leopoldina Esterhazy Liechtenstein dal Castello Esterhazy di Eisenstadt in Austria.

INFO
Galleria Borghese
Dal 18 ottobre 2007 al 3 febbraio 2008
Tutti i giorni 09: 00 – 18:00
Tel 06 84.13.979


(27/11/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


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